Secondo le stime dell’Oms oggi ci sono 217 milioni di ipovedenti al mondo ma nell’ 85% dei casi la minorazione visiva potrebbe essere evitabile. Anche gli occhi invecchiano e non solo perché compaiono le ‘zampe di gallina’. Lo stress ossidativo, responsabile della produzione di radicali liberi, lascia dei segni evidenti su tutti i nostri organi, incluso quello della vista. Il danno ossidativo induce alla lunga uno stress dei mitocondri, organi che producono l’energia necessaria alle cellule ganglionari retiniche e che – messi sotto attacco dai radicali liberi – diventano meno efficienti.
Ne ha parlato il Prof.Gianluca Scuderi, Professore associato del Dipartimento di Neuroscienze, Salute Mentale e Organi Di Senso -Nesmos della Sapienza Università di Roma e responsabile dell’Unità operativa di oculistica dell’Ospedale Sant’Andrea, intervenuto nel corso del programma “Genetica Oggi” su Radio Cusano Campus. “Lo stress ossidativo – spiega – è alla base di tutti i meccanismi dell’invecchiamento: cutaneo, cerebrale e anche quello di retina e nervo ottico. E’ inoltre alla base di alcuni meccanismi degenerativi come la cataratta, il glaucoma e la maculopatia”.
Nutraceutici: ‘taxi’ di principi attivi
“Si possono assumere attraverso l’alimentazione ma spesso l’assorbimento intestinale è basso o non sufficiente ad attraversare le fisiologiche barriere per poter arrivare all’organo bersaglio (cervello, occhio, etc) – chiarisce il Professor Scuderi. I nutraceutici, invece, aiutano a fornire una sostanza più concentrata o più biodisponibile, cioè più facilmente assorbibile dall’organismo, come una specie di ‘taxi’ che serve a portare la sostanza proprio dove serve”.
Nutraceutici in oculistica
“In oculistica – conferma Scuderi – gli alimenti nutraceutici trovano oggi un impiego sempre più diffuso come coadiuvanti di diverse patologie oculari, tra cui le prime due cause di deficit irreversibile della funzione visiva nei Paesi industrializzati: la degenerazione maculare senile e il glaucoma”. Coenzima Q10, vitamina C ed E, ginkgo biloba, betacarotene, omega 3, zinco e rame sono solo alcune sostanze che possono contribuire a contrastare queste patologie.
Andrea Lupoli
ASCOLTA QUI L’INTERVISTA COMPLETA AL PROF.GIANLUCA SCUDERI